Così l’oliveto di famiglia ha ripreso vita regalandoci il suo oro verde, prodotto di grande qualità che deriva da un’attenta e scrupolosa gestione, dalle caratteristiche sensoriali di un olio profumato tanto da inebriare l’olfatto, deciso nel suo sapore, da appagare le papille gustative.
Nel 2015, dopo una attenta analisi e valutazione, guidata da un professore di scienze degli alimenti dell’università di Bologna, abbiamo impiantato un nuovo oliveto di 300 piante con 3 cultivar diverse e nelle percentuali giuste per ottenere un olio di eccellente qualità.